I sogni posso tante cose, anche stravolgerti la vita e proprio questo è successo a
Christiane Friedrich-Agath
che, da affermata fisioterapista, ha voluto inseguire una passione, quella per la pasticceria, fino a farne la sua professione a Cividale del Friuli.
La incontriamo nel suo regno, il laboratorio di pasticceria, da cui nascono tutte le prelibatezze che poi
troviamo nel suo caffè-pasticceria-sala da the Zuckerfee che ha aperto nella centralissima piazza Paolo Diacono
Raccontaci come hai iniziato….
Sono nata e cresciuta in Germania e ho iniziato a fare i dolci sin da piccola, poi, ai tempi del liceo, ho lavorato per 4 anni come cameriera nella pasticceria storica del mio paese e, seppur al momento non fosse quella la strada che volevo intraprendere, ho continuato a fare dolci a casa. Mi sono poi trasferita in Italia e ho svolto l’attività da fisioterapista per circa 10 anni, ma proponevo le mie torte e marmellate in una bancarella durante il Palio di San Donato.
La mia specialità era la Torta della Nonna che ancor oggi si può trovare nella pasticceria e che rimane il dolce che mi ha fatto conoscere: realizzata secondo la ricetta originale viennese di mia nonna con le amarene austriache
Durante l’attività da fisioterapista ero venuta a conoscenza dei corsi serali del Civiform a Cividale, decido quindi di seguire quello relativo alla pasticceria e scopro la passione verso quest’arte. Successivamente in una fiera di pasticceria, capito nello stand della Boscolo Etoile Academy, un’accademia di alta pasticceria molto conosciuta che ha sede a Tuscania in provincia di Viterbo e… mi basta 1 notte per decidere di iscrivermi! Fatta la formazione professionale ho proseguito con degli stage, ma il grande salto lo faccio quando noto un locale sfitto in piazza a Cividale, mi soffermo sul numero civico e penso “se il destino è questo, proviamoci”….Siamo quindi arrivati ad oggi, il 13 marzo festeggeremo i 4 anni di apertura del mio locale.
Qual è la filosofia della tua pasticceria?
La filosofia è: puntare sull’alta qualità a partire delle materie prime che devono essere di ottima qualità,
ma l’ingrediente più importante rimane l’amore e la passione verso questo lavoro, svolto insieme ai miei collaboratori
Ci tengo a dire che non ho dipendenti, ma collaboratori perchè per me è importante il lavoro di squadra: ci sentiamo, infatti, una grande famiglia che si incontra anche fuori dall’ambito lavorativo. Abbiamo ruoli diversi, ma tutti siamo importanti allo stesso modo tant’è che nel laboratorio nessuno guarda l’orologio e spesso devo “mandare” a casa tutti, perchè lavorano oltre all’orario previsto. Ognuno di noi può esprimere la propria creatività proponendo una nuova ricetta, che tutti insieme valutiamo se realizzare o meno;
questo fa sì che ci sia sempre qualcosa di nuovo e la clientela si è abituata a queste novità settimanali, chiedendoci puntualmente, “qual è la novità di questa settimana?”
Ci sono contaminazioni derivanti dalla cultura del tuo Paese d’origine?
Come detto la Torta della Nonna rimane il mio segno distintivo, ma nella pasticceria si può trovare la mia interpretazione della Sacher e le torte al taglio, un’usanza “sconosciuta” in Italia, ma tipica in Germania e Austria.
Le contaminazioni della pasticceria dell’Austria, si sommano a quelle della Germania, ma anche a quelle francesi
perchè, conoscendo la lingua, mi sono abbonata a riviste di cucina francese per trarne sempre nuovi spunti. Non solo, mi piace viaggiare e, in ogni città, visito le pasticcerie e librerie per raccogliere ispirazioni. Lo scorso anno, ad esempio, insieme alla famiglia ho visitato Lisbona e una volta rientrati ho riproposto la mia versione del Pasteis de Nata un dolce con una base di sfoglia, con all’interno una crema pasticcera, e il caso ha voluto che la prima cliente ad assaggiarlo fosse proprio una cliente portoghese! Sono infine fortunata perchè la clientela, e più di tutto i cividalesi, accolgono con curiosità le novità proposte.
Quale sarà per te l’evoluzione della pasticceria moderna?
L’essere all’avanguardia, guardando avanti, puntando sulle novità e soprattutto tenendo d’occhio i francesi, che, bisogna ammetterlo, in fatto di dolci, hanno una marcia in più.
Inoltre assume sempre più importanza la pasticceria salutistica che utilizza farine alternative (integrali, di farro, di kamut, grano saraceno…), una tendenza che in Austria e Germania esiste già da 20 anni, ma che sta arrivando in Italia ed è un ambito su cui vogliamo puntare.
Da Zuckerfee è sempre presente qualche prodotto a base di queste farine, come pure delle monoporzioni di pasticceria senza glutine per i celiaci.
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