È selvaggio, poco frequentato, ha due nomi, uno più ostico dell’altro,si trova nel comune di Tarvisio, a quasi 1000 mt s.l.m., al confine con la Slovenia (come i suoi cugini famosi, i laghi di Fusine) nasce da una conca glaciale, ma non gode della stessa fama…
Parliamo del Lago del Predil o Raibl,dall’antico nome del vicino paese di Cave del Predil, la cui storia è legata alle miniere di zinco e piombo; infatti in questi luoghi, già prima dei romani, si estraevano minerali.
Pochi conoscono e frequentano questo lago, che è il secondo per grandezza della nostra regione dopo quello di Cavazzo, forse per la sua posizione isolata e la vicinanza al confine, fino a pochi anni fa, limite quasi invalicabile.
Noi lo abbiamo raggiunto proprio dalla Slovenia,percorrendo la strada che passa da Caporetto e Plezzo, le odierne Kobarid e Bovec. Un percorso che vi consigliamo di fare:
la sensazione è quella di fare un balzo indietro nel tempo,
attraversando zone molto belle, tra piccoli paesi, paesaggi verdissimi e fiumi placidi che diventano impetuosi, meta degli amanti della canoa, del rafting e del canyoning, ma anche di motociclisti e ciclisti che si inerpicano su questa strada che da Cividale si snoda, tra le vette del monte Canin e del Mangart, e in poco più di un’ora, vi porterà dal Passo del Predil, nuovamente in Italia, per scendere verso l’omonimo lago.
Prima di raggiungerlo, poco sotto il Passo, si incontra la Batteria di Sella Predil,un enorme forte, purtroppo in stato di abbandono, costruito durante l’impero austro-ungarico e poi utilizzato anche durante la Grande Guerra. Dispiace vedere una tale opera in queste condizioni, soprattutto dopo aver intravisto il forte fratello, in territorio sloveno, completamente restaurato e visitabile.
Raggiunto il lago questo alone di abbandono e dismissione non vi abbandonerà: infatti nonostante sia un luogo molto affascinante, dai colori magnifici, circondato da boschi e monti, con scorci di rara tranquillità e bellezza, manca di strutture adeguate, cartellonistica e l’unica passeggiata, per un lungo tratto, è allo stesso livello della sede stradale.
Eppure ha spiaggette di sassi e sponde placide, trasmette pace e serenità,vanta un isolotto, come il lago di Bled, e una casetta costruita sulle sue acque, da fare invidia a quella del lago di Braies!
È stato bellissimo sederci, birra alla mano, in una delle panchine vista lagoa guardare ragazzi e bambini con il sup e le canoe, navigare sulle sue acque tranquille.
Insomma ne siamo rimaste incantate nella consapevolezza però che il suo potenziale sia inespresso:
basterebbe davvero poco per trasformarlo da cenerentolo a principe di tutto rispetto.
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