Se una persona ti apre la porta di casa, ti accoglie nella sua vita, ma se ti spiega la sua cucina, ti accoglie nel suo cuore.Mirella ha fatto entrambe le cose, ci ha fatto entrare a casa sua e ci ha fatto assistere alla preparazione del dolce tipico delle Valli del Natisone, la Gubana.
Vederla realizzare in casa è un po’ come scoprire la vera essenza di quelle valliMirella originaria di Tercimonte, un minuscolo paesino alle pendici del Matajur, ci racconta come veniva preparata solo per le occasioni speciali, le ricorrenze importanti, per San Giovanni, il Natale, ma soprattutto per i matrimoni.
Gesti antichi e conoscenze di famiglia, che si tramandano di madre in figlia, piccoli segreti e manualità che solo la pratica ti può insegnare.
Ora viene prodotta industrialmente, tutto l’anno, ed è diventata il dolce tipico del Friuli “che tutti abbiamo mangiato”, ma fatta a mano, artigianalmente, è tutta un’altra cosa.
Non è facile trovare persone ancora in grado di realizzarla e soprattutto sono poche quelle disposte a mostrarti e raccontarti tutte le fasi della sua preparazione.La “sua” Gubana richiede tempo, dedizione e pazienza, per questo non ne prepara mai una sola, ma due, quattro pezzi che ama regalare agli amici.
Ecco i segreti per una gubana indimenticabile
1. Il ripienoperchè la buona riuscita del dolce sta qui: noci tritate, biscotti secchi, amaretti, cacao in polvere, uvette ammorbidite in un inconfondibile mix di grappa e rum, zucchero e pinoli tostati nel burro. Una farcia profumata e granulosa, che deve riposare una giornata per far amalgamare bene sapori e profumi.
2. L’impastodi farina bianca, olio, uova, scorza di limone, vaniglia, lievito di birra, sciroppo di zucchero e un pizzico di sale. La palla che si forma viene fatta riposare coperta, tre, quattro ore: solo Mirella può decretare quando è pronta per essere stesa!
3.La chiocciola perfettaqui esce la manualità acquisita perché lo spessore dell’impasto steso con il mattarello deve essere sufficiente a contenere uno strato consistente di ripieno. Il cerchio di pasta viene quindi avvolto su se stesso in modo da formare il rotolo, a cui verrà data la tipica forma di chiocciola.
La Gubana è fattadovrà riposare ancora qualche ora, prima di essere spennellata ed infornata.
Purtroppo le foto non possono trasmettere il profumo, la consistenza croccante fuori e tenera all’interno e soprattutto i sapori, dolci si, ma equilibrati e pervasi dalla nota alcolica della grappa.
In quella cucina abbiamo assistito ad un piccolo miracolo: Mirella ci ha donato il suo cuore, fatto di dolcezza, gesti, ricordi e profumi che non potremo dimenticare e noi gliene siamo grate.
Ps. avrete notato che non abbiamo riportato le quantità degli ingredienti:
Mirella fa tutto ad occhio, ecco il suo vero segreto!!
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