“La mia vita non è quest’ora limpida che mi vedi scalare in fretta. Sono un albero innanzi all’orizzonte…”
Trieste, tra fine ottocento e inizi novecento, era un importante porto, centro economico e culturale di un impero: una città particolarmente ricca di stimoli.
Proprio qui il poeta scrisse le “Elegie duinesi”, una delle sue opere più famose, ma esiste anche un altro segno della sua permanenza a Trieste: è il sentiero che porta il suo nome, il Rilke Trail.
Sicuramente Rilke, durante i suoi soggiorni, avrà esplorato e percorso i dintorni del castello, che sorge su uno sperone di roccia a picco sul mare, e passeggiato in questi luoghi.
Il nostro consiglio è di percorrerlo al contrario, partendo da Sistiana e andando verso il Castello.Entrando a Sistiana dalla Statale e imboccando la strada che scende al mare, subito troverete un piccolo parcheggio, adiacente all’Ufficio Turistico: abbandonata l’auto, il sentiero inizia proprio alle spalle del piccolo spiazzo.
È un percorso facile, tutto sommato breve, meno di 2 km, ma bellissimo, tra rocce, boschi e scogliere, un concentrato di natura spettacolare che non ha eguali in regione.
Un paesaggio unico: l’incontro tra la dolcezza del Mediterraneo e l’asperità del Carso.Che voi decidiate di percorrerlo, in estate o in inverno, come è successo a noi, sarà comunque un’esperienza bellissima, perché lo spettacolo, che avrete davanti, è magnifico in ogni stagione.
Quasi subito, iniziando la passeggiata, vi comparirà il castello in lontananza, una visione, quasi una chimera, tra rocce e mare.
Impossibile non fermarsi ad ammirare la natura che vi circonda, il mare dinnanzi, dal golfo di Trieste alla laguna di Grado, circondati dal silenzio e dalla solitudine, come il poeta, che proprio su queste pietre grigie e corrose dalle acque, trasse l’ispirazione per i suoi versi.
SOLITUDINE
La solitudine è come la pioggia.
Si alza dal mare verso sera;
dalle pianure lontane, distanti,
sale verso il cielo a cui da sempre appartiene.
E proprio dal cielo ricade sulla città.
Piove quaggiù nelle ore crepuscolari,
allorché tutti i vicoli si volgono verso il mattino
e i corpi, che nulla hanno trovato,
delusi e affranti si lasciano l’un l’altro;
e persone che si odiano a vicenda
sono costrette a dormire insieme in un letto unico:
è allora che la solitudine scorre insieme ai fiumi.
Il sentiero termina proprio a ridosso del castello, nel giardino del Collegio del Mondo Unito.
Il Castello di Duino è visitabile (tutti giorni tranne il martedì dalle 9.30 alle 17.30) ed è ancor oggi proprietà dei Principi Torre e Tasso.
Per tornare all’auto, dovrete ripercorrere i vostri passi, ma sarà un dolce ripetersi…
“Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo anche la brezza sarà preziosa.”
R.M.Rilke
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